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L'INAUGURAZIONE: una cronaca
Una folla di Civitellesi le accolse, con molte manifestazioni di entusiasmo. Ma non tutti poterono entrare nella Cappella del monastero, per partecipare alla prima Messa celebrata alle 9,30 dal P. Abate Vannucci, presente anche l’Abate Primate, D. Fedele Stotzingen.
Nel chiostro ci fu il primo incontro con la popolazione: musica, offerta di fiori e discorsi augurali.
Ma non basta: i buoni Civitellesi vogliono manifestare il loro entusiasmo per le nuove arrivate e le aspettano in paese, prima della benedizione del monastero, fissata per il pomeriggio. Nella piazza il piccolo gruppo è circondato e quasi travolto da una grande folla. Tutti vogliono baciare le mani alle monache, chiedendo con fede viva l’aiuto delle loro preghiere. Nella chiesa il P. Abate fa un breve discorso. Poi in un’aula della scuola una bambina rivolge un saluto e le giovani di Azione Cattolica eseguono un canto. Finalmente si ritorna al Monastero, accompagnati dalla Banda comunale: trombe, pifferi, trombette e zufoli danno concerto per tutto il pomeriggio.
Intanto erano giunte molte autorità ecclesiastiche. L’Osservatore Romano segnalerà: S.Ecc. Mons. Caccia Dominioni, Maestro di camera di S. Santità Pio XI, mons. Guerri, della Dataria, mons. Campi, del Vicariato di Roma, mons. Nasalli Rocca e altri monsignori e abati. Tra gli invitati: parenti e amici delle Monache italiane.
Si forma la processione: la novizia, le professe triennali, le madri, la M. Priora di Dourgne e quella di Civitella, il P. Abate di S. Paolo seguito dai monaci della sua Comunità e del monastero di Farfa, poi un ordinato gruppo di folla.
Si aspergono con acqua benedetta il chiostro, i dormitori, il sottosuolo.
Gli invitati sono felici e commossi di aggirarsi in un monastero di clausura e passano di sorpresa in sorpresa, ammirando i locali, il panorama che si gode dalla grande terrazza e non vorrebbero andarsene più.
Nel chiostro il P. Abate ricorda Sr. Maria Angela Bonomi, presente solo spiritualmente, giacché neppure in questa circostanza a lei infinitamente cara, ha voluto lasciare il suo Convento delle Clarisse di Crest.
Viene scoperta una lapide con l’iscrizione:
Dopo questa cerimonia il P. Abate nella cappella impartisce la benedizione con il SS.mo e invita tutti a lasciare il Monastero, e vi impone la clausura vescovile.
Per l’inaugurazione di Civitella il Cardinale Schuster aveva scritto al P. Abate Vannucci: «Prendo spiritualmente parte alla nuova fondazione di S. Scolastica, già vagheggiata da me da oltre una dozzina di anni.
Sia fondamento della nuova Abbazia la S. Regola, sia l’edificio claustrale l’Opus Dei in spirito e verità, sia il culmine e la cuspide del monastero la Croce e lo spirito di grazia e di preghiera. Non abbiano fretta, non ismanino per il numero. Edifichino le fondamenta senza compromessi e mezzi termini...»
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L'INAUGURAZIONE: una cronaca
autore: Monastero
9 aprile 1934. È questa la data di nascita del nostro monastero. Vogliamo ricordare l’avvenimento di quel giorno, segnalato dall’Osservatore Romano e dalle cronache di altri monasteri, italiani ed esteri.
Ricorreva la festa trasferita dell’Annunciazione. Alle 9 del mattino giunsero a Civitella San Paolo, nel monastero appena costruito, le monache designate per la fondazione, accompagnate dal P. Abate di San Paolo fuori le mura, D. Ildebrando Vannucci. Il piccolo drappello veniva dall’Abbazia Santa Scolastica di Dourgne (Francia), ove tre italiane avevano ricevuto la prima formazione monastica, fino alla Professione temporanea: D. Gertrude Nasalli Rocca, D. Agnese Biancardi e D. Cecilia Tirone. Erano accompagnate da cinque Monache del Monastero di Dourgne: D. Andrea Bonnafous, in qualità di Priora, D. Agnese Bercher, Madre Maestra e celleraria, D. Maria Clara Daudier, D. Maria Agnese de St. Phalle, D. Majola de Lupé e D. Maria Maddalena Renaud, novizia.
Una folla di Civitellesi le accolse, con molte manifestazioni di entusiasmo. Ma non tutti poterono entrare nella Cappella del monastero, per partecipare alla prima Messa celebrata alle 9,30 dal P. Abate Vannucci, presente anche l’Abate Primate, D. Fedele Stotzingen.
Nel chiostro ci fu il primo incontro con la popolazione: musica, offerta di fiori e discorsi augurali.
Ma non basta: i buoni Civitellesi vogliono manifestare il loro entusiasmo per le nuove arrivate e le aspettano in paese, prima della benedizione del monastero, fissata per il pomeriggio. Nella piazza il piccolo gruppo è circondato e quasi travolto da una grande folla. Tutti vogliono baciare le mani alle monache, chiedendo con fede viva l’aiuto delle loro preghiere. Nella chiesa il P. Abate fa un breve discorso. Poi in un’aula della scuola una bambina rivolge un saluto e le giovani di Azione Cattolica eseguono un canto. Finalmente si ritorna al Monastero, accompagnati dalla Banda comunale: trombe, pifferi, trombette e zufoli danno concerto per tutto il pomeriggio.
Intanto erano giunte molte autorità ecclesiastiche. L’Osservatore Romano segnalerà: S.Ecc. Mons. Caccia Dominioni, Maestro di camera di S. Santità Pio XI, mons. Guerri, della Dataria, mons. Campi, del Vicariato di Roma, mons. Nasalli Rocca e altri monsignori e abati. Tra gli invitati: parenti e amici delle Monache italiane.
Si forma la processione: la novizia, le professe triennali, le madri, la M. Priora di Dourgne e quella di Civitella, il P. Abate di S. Paolo seguito dai monaci della sua Comunità e del monastero di Farfa, poi un ordinato gruppo di folla.
Si aspergono con acqua benedetta il chiostro, i dormitori, il sottosuolo.
Gli invitati sono felici e commossi di aggirarsi in un monastero di clausura e passano di sorpresa in sorpresa, ammirando i locali, il panorama che si gode dalla grande terrazza e non vorrebbero andarsene più.
Nel chiostro il P. Abate ricorda Sr. Maria Angela Bonomi, presente solo spiritualmente, giacché neppure in questa circostanza a lei infinitamente cara, ha voluto lasciare il suo Convento delle Clarisse di Crest.
Viene scoperta una lapide con l’iscrizione:
ASCETERIUM HOC O.S.B.
UBI VIRGINES DEO SACRÆ
PRECES SUPPLICATIONESQUE
AD CŒLESTEM TRHONUM GRATIÆ
COTIDIE EFFUNDUNT
OB REFRIGERIUM ANIMÆ
D.NI ANGELI BONOMI
EIUS PIISSIMA FILIA
DE DONIS DEI AC DATIS
A FUNDAMENTIS EREXIT
Civitellæ S. Pauli V Id. Apr. MCMXXXIV
Dopo questa cerimonia il P. Abate nella cappella impartisce la benedizione con il SS.mo e invita tutti a lasciare il Monastero, e vi impone la clausura vescovile.
Per l’inaugurazione di Civitella il Cardinale Schuster aveva scritto al P. Abate Vannucci: «Prendo spiritualmente parte alla nuova fondazione di S. Scolastica, già vagheggiata da me da oltre una dozzina di anni.
Sia fondamento della nuova Abbazia la S. Regola, sia l’edificio claustrale l’Opus Dei in spirito e verità, sia il culmine e la cuspide del monastero la Croce e lo spirito di grazia e di preghiera. Non abbiano fretta, non ismanino per il numero. Edifichino le fondamenta senza compromessi e mezzi termini...»
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